Amianto, confronto con i candidati. La Cgil: riaprire i termini per i benefici previdenziali
Martedì 27 febbraio la Cgil di Trieste ha organizzato, presso la sede dello Spi di Via Campi Elisi, un confronto con i candidati del territorio alle prossime elezioni politiche sul tema amianto e sulle politiche per l’eliminazione di questo pericoloso elemento. Sono intervenuti Debora Serracchiani, presidente della Regione e candidata del Pd alla Camera, Fabio Omero (Liberi e uguali, in lizza per la Camera) e Stefano Patuanelli (Cinque Stelle, in corsa al Senato). Tutti si sono dimostrati concordi sulla necessità di riaprire i termini per garantire agli esposti amianto la possibilità di ottenere i benefici previdenziali previsti dalla legge 257/92.
Valentino Patussi, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata, ha spiegato nell’introduzione «che l’amianto sta provocando una sessantina di decessi all’anno nel solo territorio di Trieste. In provincia di Trieste e Gorizia si registra l’84% di malattie amianto correlate dell’intera regione. A differenza del resto del Paese poi, dove i casi sono in calo, a Trieste sono in aumento. L’amianto è stato dichiarato materiale fuori legge nel ’92, ma se ne conosceva la pericolosità fin dagli anni ’60».
Michele Piga, segretario provinciale della Cgil, che aveva esteso l’invito «a tutti i partiti», ha osservato che «a Trieste ci sono 50 mila posti di lavoro in qualche modo a contatto con l’amianto e ci sono migliaia di persone che non sapevano di essere a contatto con l’amianto. Chiediamo perciò di riaprire i termini per i benefici previdenziali per tutti i Comuni italiani nei quali si palesi evidente la problematica dell’amianto».
Quanto ai candidati intervenuti, la Serracchiani ha detto che «va innanzitutto ricordato che il Piano regionale dell’amianto è stato realizzato da questa amministrazione e che il Friuli Venezia Giulia è diventato capofila nazionale in tema di lotta all’amianto. Abbiamo completato interventi di rimozione dell’amianto negli edifici pubblici e allestito un bando per la bonifica nell’edilizia privata. Venendo al futuro crediamo che quel limite temporale per le domande di beneficio previdenziale debba essere riaperto e prometto fin d’ora che collaborerò con chiunque si impegnerà su tale fronte, anche se dovessi essere nelle file dell’opposizione». Omero (Leu) ha rammentato che «l’esposizione continua, anche perché l’incentivo alla rimozione non ha comportato grandi risultati. Come partito proponiamo ulteriori incentivi, anche in chiave ecologica. Nel nostro programma c’è un piano nazionale a sostegno di un’economia di sviluppo sostenibile, capace di portare anche alla creazione di posti di lavoro». Patuanelli ha spiegato che «l’amianto garantiva grandi margini di guadagno a chi lo commercializzava, per questo era così diffuso e ancor oggi non si trova un unico materiale per l’edilizia che contenga riunite tante caratteristiche. L’eternit è tutt’ora molto diffuso, nelle scuole, negli ospedali, nelle case di cura, nelle centrali termiche ed è spesso in pessime condizioni di manutenzione. Riaprire il termine per poter chiedere i benefici previdenziali è corretto e propongo anche di aumentare il numero degli organi ispettivi».