Burgo, nessuna tregua sindacale
Nell’assemblea del 18 novembre, i lavoratori della Cartera Burgo hanno deciso di non concedere all’azienda una settimana di “tregua” nelle iniziative di protesta contro i 153 licenziamenti. “Tregua” che era stata richiesta dall’azienda in occasione dell’incontro romano di martedì scorso. I duecento partecipanti all’assemblea (per la Cgil erano presenti Cusmin, Candotto e Goat) hanno invece ribadito il programma di scioperi “a scacchiere”, articolati un’ora per turno. Niente ritiro delle procedure di mobilità da parte della Burgo, quindi nessuno stop delle agitazioni. Le maestranze continueranno così la loro protesta, attuando uno sciopero “a scacchiera” di un’ora per ognuno dei tre turni: è in ballo il 40% dell’organico dello stabilimento, che corre l’alto rischio di essere tagliato, perchè il gruppo cartario, unilateralmente, ha deciso di sopprimere la linea produttiva “2”. Sulla vicenda-Duino da segnalare una nota delle categorie nazionali Cgil-Cisl-Uil-Ugl, nella quale si chiedono ammortizzatori sociali e riconversione dal “patinatino” alla carta per packaging.