«Coop Operaie, subito un piano di assunzioni»
«Se è vero che ogni domenica di apertura vale 110 mila euro di fatturato in più per le Torri d’Europa, le Coop Operaie siano coerenti: dal momento che hanno vinto il ricorso al Tar, varino da subito un piano di assunzioni e di riconversione a 24 ore dei contratti part-time, ridotti a 18 ore». Il segretario regionale della Cgil Franco Belci replica così a quanto dichiarato da Livio Marchetti, presidente delle Cooperative operaie di Trieste, a proposito delle aperture festive.
«Da parte nostra ““ commenta Belci ““ restiamo convinti che il tetto di 29 aperture domenicali previsto dalla legge regionale rappresenti un giusto compromesso tra le esigenze delle aziende, dei cittadini e dei lavoratori. In un contesto di calo generale dei consumi, del resto, è assurdo imputare i problemi della distribuzione
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alla mancata liberalizzazione delle aperture festive, piuttosto che alla crisi e alla caduta dei redditi».
Quanto alle ripercussioni aperte dalle sentenze del Tar, Belci propone che vengano valutate in una sede di confronto che comprenda tutti i soggetti portatori di interessi: «Ma rivedere il limite alle aperture festive ““ ammonisce ““ significa ridiscutere in toto la normativa. Se vogliono realmente venire incontro alle aspettative dei consumatori e dei lavoratori, però, le aziende non dovrebbero cercare lo scontro sulle domeniche: molto più utile sarebbe sedersi a un tavolo col sindacato per contrattare l’estensione degli orari, non necessariamente nei festivi, gli incentivi per la flessibilità , per restituire regole chiare e il rispetto dei diritti in un settore sempre più esposto alla precarietà e alla deregulation contrattuale. Se le Coop Operaie sono così attente a mantenere buoni rapporti con tutti gli schieramenti politici, almeno altrettanta attenzione andrebbe dimostrata anche nei confronti di chi rappresenta i lavoratori».