Cresce l’allarme per la crisi e per le scelte del Governo
La discussione avvenuta in data odierna nel direttivo della CGIL di Trieste ha messo in evidenza i seguenti punti critici.
– La grave situazione di recessione economica e di aumento dei prezzi, frutto anche della drammatica crisi dei mercati finanziari.
– La conseguente pesante penalizzazione che tale situazione produrrà nel medio periodo per i redditi e le condizioni complessive di vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
– L’attacco ai diritti dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini che l’attuale Governo sta producendo, ad iniziare dalla Legge 133, (che prevede tagli del salario e dei diritti conquistati con la contrattazione, ora tolti con provvedimento unilaterale dal governo), per arrivare alla recente controriforma della scuola, ai tagli sulla ricerca e l’Università , alla riduzione dei fondi alla stampa, che
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rischia di provocare la chiusura di molti giornali e la drastica riduzione del pluralismo editoriale.
– L’inaccettabilità dei contenuti dell’attuale proposta di Confindustria sul rinnovo della struttura contrattuale, che rende impraticabile la trattativa nazionale.
In questo contesto il Direttivo della CGIL di Trieste:
– ritiene profondamente allarmante la situazione che si è determinata nel confronto con Confindustria sul rinnovo della struttura contrattuale in relazione all’avviso comune separato siglato da CISL e UIL, così come la firma separata sul contratto del commercio, non sottoscritto dalla CGIL;
– conferma il sostegno dato alle iniziative degli studenti volte a contrastare la riforma Gelmini sulla scuola, decidendo di ampliare la collaborazione già avviata;
– ritiene indegne per una società civile, figlia anche della grande emigrazione nel passato, le azioni legislative e culturali che vengono di volta in volta proposte e perseguite nei confronti di donne, uomini e bambini immigrati;
– chiede all’organizzazione tutta di reagire tempestivamente e con determinazione, elaborando una proposta e una posizione chiara, spendibile tra i lavoratori, per contrastare le scelte del padronato, del governo e gli effetti della crisi economico-finanziaria;
– ritiene necessario il coinvolgimento dei lavoratori e dei pensionati e di tutti i cittadini con iniziative di mobilitazione che possano arrivare fino allo sciopero generale;
– si impegna quindi una straordinaria campagna di informazione e di assemblee a sostegno delle nostre proposte, realizzando le condizioni per sostenere le iniziative di lotta necessarie alla difesa dei diritti di tutti i lavoratori, pensionati e cittadini;
– affida, pertanto alla Segreteria la convocazione di un attivo generale dei delegati e quadri da tenersi nei primi giorni di novembre, e la coordinazione con le categorie dell’iniziativa “1 ora di assemblea nei 200 più grandi posti di lavoro”.