Il 10 ottobre la Flc Cgil in piazza con gli studenti

In perfetta continuità  con le politiche precedenti anche il governo Renzi cerca di piegare la scuola e tutto il settore della conoscenza alle logiche del mercato e agli interessi dell’impresa. 

Disoccupazione di massa, esclusione e marginalità  sociale delle nuove generazioni sono le uniche conseguenze delle politiche di austerità  scelte dall’Europa che nonostante il disastro 
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sin qui prodotto, non intende cambiare direzione. 
Nonostante sia imminente un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea contro l’abuso della Pubblica Amministrazione dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi il Piano della così detta “buona scuola” del governo esclude soluzioni eque per centinaia di migliaia di precari usati per anni e adesso gettati sulla strada. 

Nell’Università  e nella Ricerca Pubblica si licenziano i precari, nelle scuole si punta alla competizione individuale, all’allargamento del potere dei dirigenti scolastici, all’ingresso dei privati e alla riduzione degli spazi di democrazia interna. Ancora una volta non c’è alcun investimento nonostante la nostra scuola sia il fanalino di coda dell’Europa in termini di spesa economica.  Il governo “dimentica” di dire qualcosa sul diritto allo studio, all’elevazione dell’obbligo scolastico a 18 anni e sull’apprendimento permanente. 

Contro questo sfascio della scuola pubblica non basta un piano di stabilizzazione per 150.000 precari storici. 

Vogliamo tutto questo e anche più: il rinnovo del contratto pubblico è un diritto, non una concessione. 

Dove si riducono i salari e non si crea lavoro si riduce anche la libertà . 

Per tutto questo la FLC CGIL di Trieste il 10 ottobre sarà  con gli studenti in piazza, perché la loro lotta è anche la nostra. 


Il Segretario Generale FLC CGIL Trieste 

Anna Busi