Sicurezza sul lavoro, la valutazione del Comitato direttivo della Cgil di Trieste
Il Comitato Direttivo della NCCdL Cgil di Trieste, riunito il 22 giugno 2009, sulla base di una introduzione al tema del Segretario Generale, Adriano Sincovich, ha svolto una valutazione
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sui temi e problemi inerenti la sicurezza sul lavoro.
L’intervento del sindacato su un tema quale la salvaguardia dell’integrità psico-fisica del lavoratore è tema intrinseco alla dimensione dell’essere sindacato dei lavoratori.
La situazione, presente anche in provincia di Trieste, necessità della dovuta attenzione, che si sviluppi in concrete azioni sindacali ed un costante impegno di tutte le strutture sindacali.
Nell’evidenziare che dalla Piattaforma unitaria, predisposta nel 2001, si sono costruiti azioni e strumenti di intervento nella dimensione generale confederale di notevole significato: Accordo Relazioni con ASS1 ““ Accordo Generale Prefettura di Trieste ““ Accordo Valutazione dei rischi per le PMI dell’Artigianato ““ Accordo sulla Ferriera di Servola ““ Accordo sul Porto ““ Accordo sugli Appalti di LL.PP, nonché il rilancio dell’iniziativa nel CO.PRO.CO. (INAIL e una costante azione per far funzionare un sistema generale di sicurezza sul lavoro che coinvolga istituzioni ““ Associazioni datoriali/OO.SS./Enti Bilaterali, nonché alcune importanti intese di categoria quale l’Accordo OO.SS. Edilizia, Associazioni datoriali e Comune di Trieste sugli interventi di controllo degli appalti pubblici.
Tale strumentazione, benchè di notevole ampiezza e significato, non trova ancora sufficiente applicazione in tutti i settori lavorativi, depotenziando così una possibile qualificata azione sindacale.
Il Comitato Direttivo NCCdL constata che, in particolare su due aspetti fortemente connessi all’azione sindacale, si registrano ritardi ed insufficienze nell’azione generale dei soggetti deputati, ma anche del sindacato:
– la formazione obbligatoria dei lavoratori;
– la rappresentanza dei lavoratori.
Nonostante i molti anni trascorsi dall’emanazione della 626 si registra che a tutt’oggi interi settori lavorativi non usufruiscono di un intervento accettabile di formazione di base sulla sicurezza, quali ad esempio l’artigianato, settori dell’edilizia, della piccola impresa e del terziario in particolare.
Peraltro la rappresentanza dei lavoratori, così come emerge dalla ricognizione svolta tramite
Premesso ciò,
il Comitato Direttivo NCCdL CGIL di Trieste invita
Tale azione dovrà vedere una raccolta di firme tra i lavoratori, Ordine del Giorno delle strutture sindacali aziendali verso il Governo e le istituzioni locali, nonché assemblee sindacali per discutere coi lavoratori.
Il Comitato Direttivo NCCdL CGIL di Trieste impegna tutte le strutture confederali e di categoria ad una azione rigorosa e coordinata sul tema della sicurezza sul lavoro.
In particolare decide di avviare un intervento straordinario, attraverso un’azione, possibilmente coordinata con CISL e UIL,
a) sui temi della formazione dei lavoratori: le categorie nei tempi stabiliti, e comunque entro il 2009, dovranno presentare alla Segreteria confederale una ricognizione della stato esitente, anche attraverso il reperimento di dati negli Enti Bilaterali, ove costituiti. Si dovrà predisporre piani di intervento mirati, atti a coprire la platea generale dei lavoratori.
b) Sui temi della rappresentanza, appare necessario recuperare i vuoti esistenti, soprattutto in alcuni settori, attraverso una campagna straordinaria, che porti alla elezione di RLS, anche utilizzando la fase cogressuale CGIL del prossimo autunno / inverno, nonché alla individuazione dei RLST nei settori del lavoro diffuso.
Il Comitato Direttivo NCCdL, nel confermare il tema della salute dei lavoratori come prioritario, impegna tutte le strutture della CGIL di Trieste ad un’azione efficace, a partire dai processi di formazione sindacale di RSU, RLS e RLST, nonché l’utilizzo della ora annuale di assemblea, prevista dalle norme, per discutere coi lavoratori di salute e sicurezza.