Wartsila, ridotti a trenta gli esuberi
Svolta positiva nella trattativa sui tagli alla Wartsila: al tavolo proseguito ieri al Ministero per lo sviluppo economico, il capo azienda di Wärtsilä Italia Guido Barbazza ha illustrato una serie di proposte finalizzate ad abbattere di circa due terzi il numero degli esuberi: non più 90 per quanto riguarda l’Italia e tutti concentrati nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra, come era stato sbandierato dal gruppo finlandese sollevando allarmi fortissimi, ma una trentina. Operazione che verrebbe resa possibile «attraverso il parziale recupero delle strutture dedicate alle attività di testing – come sottolinea una nota emessa dal coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm – e a una serie di sinergie con le altre aree di business di Wärtsilä Italia». In particolare le sale prove verrebbero dimezzate passando da 8 a 4 e alcuni dipendenti del settore Ricerca e sviluppo passerebbero a funzioni di service. Secondo i sindacati quello di ieri potrebbe essere un buon punto di partenza «perché per noi – hanno ribadito al termine dell’incontro Andrea Della Pietra (Fiom-Cgil), Fabio Kanidisek (Fim-Cisl), e Antonio Rodà e Giacomo Viola (Uilm) – anche un solo esubero è un dramma».
«Il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm, in merito a queste prime proposte di Wartsila Italia – si legge ancora nella nota sindacale – ha espresso un cauto ottimismo e la necessità di verificare nel dettaglio la sostanza delle proposte formulate dall’azienda. Per le organizzazioni sindacali è comunque necessario arrivare al totale azzeramento degli esuberi, determinando al contempo le condizioni per chiarire le prospettive industriali nel breve come nel lungo termine di Wärtsilä Italia. Su tali posizioni si è registrata la piena condivisione da parte delle istituzioni le quali hanno comunque ribadito il loro impegno a sostenere soluzioni di prospettiva per la presenza del sito sul territorio regionale». Per esaminare nel dettaglio la proposta, azienda e sindacati si sono dati appuntamento per giovedì 7 luglio nello stabilimento triestino.