Appalto servizi museali, mancano garanzie per i lavoratori

Filcams Cgil Trieste e Uiltucs Fvg hanno incontrato nei giorni scorsi le Cooperative Guarnerio e Cristoforo, aggiudicatarie dell’appalto per i servizi museali del Comune di Trieste, che subentreranno a Euro&Promos a partire dal 1° febbraio 2025. In questo contesto, esprimiamo forte preoccupazione per un cambio di appalto che si presenta complesso e che potrebbe portare a modifiche contrattuali peggiorative per i dipendenti attualmente in servizio.
Negli ultimi anni, l’appalto per i servizi museali è stato caratterizzato da numerose difficoltà. Questo passaggio avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità per migliorare le condizioni normative e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori. Tuttavia, temiamo che si traduca in un peggioramento anziché in un avanzamento. Riteniamo che questo cambio di appalto non debba essere un punto di caduta, ma un’occasione per avviare un periodo ponte di formazione e qualificazione del personale, garantendo un reale cambio di passo.
Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere la necessità di adottare il contratto nazionale Federculture come riferimento per il nuovo appalto. Questo contratto collettivo garantirebbe migliori condizioni salariali e normative, favorirebbe la qualificazione del servizio offerto e renderebbe il settore più attrattivo per le competenze culturali specifiche.
Dagli incontri emerge che i dubbi espressi il 6 dicembre scorso in Commissione consiliare su alcuni aspetti del capitolato, come gli orari di chiusura di alcuni musei, sono stati confermati. Inoltre, le parziali chiusure del Museo Revoltella e del Museo del Lloyd, insieme al contingente orario invernale, aggravano ulteriormente la situazione. La trasmissione tardiva di dati e documentazione da parte di Euro&Promos alle cooperative subentranti ha generato ulteriori complicazioni, rendendo ancora più caotica la situazione a pochi giorni dall’avvio del nuovo corso.
Malgrado le interlocuzioni con l’assessore Rossi e il dottor Lorenzut, non abbiamo ricevuto ad oggi segnali concreti che possano garantire un cambio di appalto senza modificazioni contrattuali penalizzanti. Riteniamo fondamentale tutelare i diritti e le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, evitando che questo delicato passaggio si trasformi in una mortificazione delle loro aspettative e condizioni.
Ribadiamo che è imprescindibile garantire la stabilità occupazionale e mantenere le condizioni contrattuali migliorative promesse dall’Amministrazione. Chiediamo un intervento deciso per risolvere le criticità e per assicurare che questo cambio di appalto rappresenti un vero progresso per i lavoratori e per il servizio offerto alla città.

Michela Glavich, Filcams Cgil Triest
Matteo Calabrò, segretario generale Uiltucs Fvg