25 aprile, 2.000 a Muggia per il concerto dei Modena City Ramblers
«La
Festa della Liberazione deve essere un’occasione per riaffermare e
celebrare le conquiste della Resistenza nel suo complesso, non un luogo
di scontro o di propaganda politica». È quanto ha dichiarato il
segretario generale della Cgil Trieste Michele Piga prima del concerto
dei Modena City Ramblers, organizzato ieri sera (giovedì 26 aprile) a
Muggia dalla stessa Cgil e dall’Anpi provinciale, con il patrocinio
dell’amministrazione comunale, nell’ambito delle iniziative per il 25
aprile.
Tornando sugli episodi che hanno caratterizzato le celebrazioni
in Risiera, Piga spiega che «era prevista solo una protesta silenziosa,
per rispetto alla sacralità del luogo, con i fazzoletti rossi sventolati
al cielo per criticare la scelta del sindaco Dipiazza di non lasciare
spazio all’intervento sui genocidi dello storico Marcello Flores,
decisione doppiamente censurabile dopo la partecipazione del primo
cittadino all’iniziativa di Forza Nuova a febbraio e anche alla luce del
suo discorso, che, privo del minimo accenno alle responsabilità del
fascismo e teso soltanto a minimizzare il ruolo della lotta partigiana,
ha alimentato le divisioni invece di unire».
Piga
ribadisce anche l’esigenza, per Trieste, di una Festa per la liberazione
dal nazifascismo che comprenda anche altre iniziative, oltre alla
dovuta commemorazione in Risiera. «La nostra scelta di organizzare il
concerto di Muggia va proprio in questa direzione e la grande
partecipazione all’evento, seguito da oltre 2.000 persone, in larga
maggioranza giovani, ci incoraggia a proseguire su questa strada».
Festa della Liberazione deve essere un’occasione per riaffermare e
celebrare le conquiste della Resistenza nel suo complesso, non un luogo
di scontro o di propaganda politica». È quanto ha dichiarato il
segretario generale della Cgil Trieste Michele Piga prima del concerto
dei Modena City Ramblers, organizzato ieri sera (giovedì 26 aprile) a
Muggia dalla stessa Cgil e dall’Anpi provinciale, con il patrocinio
dell’amministrazione comunale, nell’ambito delle iniziative per il 25
aprile.
Tornando sugli episodi che hanno caratterizzato le celebrazioni
in Risiera, Piga spiega che «era prevista solo una protesta silenziosa,
per rispetto alla sacralità del luogo, con i fazzoletti rossi sventolati
al cielo per criticare la scelta del sindaco Dipiazza di non lasciare
spazio all’intervento sui genocidi dello storico Marcello Flores,
decisione doppiamente censurabile dopo la partecipazione del primo
cittadino all’iniziativa di Forza Nuova a febbraio e anche alla luce del
suo discorso, che, privo del minimo accenno alle responsabilità del
fascismo e teso soltanto a minimizzare il ruolo della lotta partigiana,
ha alimentato le divisioni invece di unire».
Piga
ribadisce anche l’esigenza, per Trieste, di una Festa per la liberazione
dal nazifascismo che comprenda anche altre iniziative, oltre alla
dovuta commemorazione in Risiera. «La nostra scelta di organizzare il
concerto di Muggia va proprio in questa direzione e la grande
partecipazione all’evento, seguito da oltre 2.000 persone, in larga
maggioranza giovani, ci incoraggia a proseguire su questa strada».