Anche a Trieste la Fiom ha lanciato l’operazione verità  su Mirafiori

Nell’ultimo mese i media hanno fatto un gran parlare dell’accordo di Mirafiori, l’opinione pubblica è stata sommersa da una valanga di opinioni ma nessuno ha voluto cimentarsi con il testo dell’accordo e quindi in concreto con ciò che riporta punto su punto. Per questa ragione la Fiom Cgil di Trieste ha organizzato il 25 gennaio in Via delle Torri una iniziativa pubblica con lo scopo di informare la cittadinanza sui contenuti dell’accordo di Mirafiori, sui suoi effetti e sulle ragioni che hanno portato la Fiom a non sottoscriverlo e a proclamare lo sciopero generale dei metalmeccanici per venerdì 28 gennaio. 
Si è discusso in diretta con i cittadini sull’accordo e sono stati distribuiti volantini informativi. Per coloro che hanno condiviso il giudizio della Fiom Cgil è stata proposta la sottoscrizione dell’appello “UNITI CE LA POSSIAMO FARE” in difesa dei diritti e delle libertà  Costituzionali inviolabili.
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Insomma una vera e propria “operazione verità “. «Sull’accordo Fiat è stato detto tutto e il contrario di tutto ““ annota Borini ““ ma pochi conoscono realmente i contenuti di quel testo. Qui nel nostro banchetto, abbiamo dato ai cittadini la possibilità  di leggerlo ed eventualmente, se lo vogliono, di firmare per solidarietà ». 
A detta della Fiom Cgil quell’accordo non è stato firmato perchè in sostanza prevede la cancellazione del Contratto nazionale dei metalmeccanici. E, quanto a trattamento dei lavoratori, introduce «l’intensificazione della prestazione e il peggioramento delle condizioni di lavoro e della salute con il taglio delle pause per il riposo e la possibilità  di inserire turni da 10 ore di lavoro». Di più: è prevista anche «la penalizzazione economica sulla retribuzione dovuta in caso di malattia» e soprattutto «non è vero che il salario aumenta se non in presenza di turni più gravosi e maggiori straordinari». Sul piano strettamente sindacale, infine, la Fiom Cgil annota come nel testo esista «la cancellazione dei rappresentanti sindacali eletti dai lavoratori (rsu) sostituiti da rappresentanti nominati dalle organizzazioni firmatarie» nonchè la possibilità  «di sanzionare individualmente il lavoratore e le organizzazioni sindacali in caso di non rispetto delle clausole previste (che prefigurano una limitazione del diritto di sciopero)». Insomma, a detta della Fiom Cgil «per la prima volta nella storia del nostro paese viene legittimata una contrattazione che peggiorando le condizioni di lavoro dei lavoratori riduce i diritti stabiliti dalla legge e dalle legge e, quanto peggio, viene indicata come modello per tutti gli altri lavoratori dipendenti. 
Borini ha infine anticipato lo sciopero generale di otto ore previsto per venerdì 28 gennaio, con manifestazione regionale a Udine. La partenza dei pullman, sei al momento, avverrà  alle 8.30/9 dal piazzale ex Grandi Motori. Verso il capolugo friulano partirà  anche, in treno, una delegazione di studenti.