Crisi Colombin, manifestazione sindacale davanti al Tribunale
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, indicono per venerdì 11 settembre, nella zona antistante l’ingresso del Tribunale di Trieste (Foro Ulpiano), una manifestazione sindacale dei lavoratori della Colombin, in relazione all’udienza che nella medesima giornata si svolgerà nel Tribunale di Trieste per la continuità o meno produttiva dell’azienda. Come noto, la Colombin è in stato di agitazione come deciso dall’assemblea dei dipendenti,, che ha studiato le contromosse da mettere in campo a partire da oggi, giorno nel quale verrà discussa la richiesta di fallimento dell’azienda, avanzata dal procuratore Federico Frezza assieme al sequestro conservativo degli immobili per un valore di 8,5 milioni di euro.
«In questo momento – spiega Massimo Marega, segretario Fillea-Cgil – l’attività normale garantita dalla nuova società è di 5-6 persone, gli altri sono tutti in cassa integrazione. Questa è la situazione. Dopo l’udienza di venerdì capiremo se viene decretato il fallimento o se c’è ancora la possibilità per una continuità produttiva. Sulle prospettive del personale aspettiamo l’udienza per pronunciarci, ma se verrà imboccata la strada del fallimento dovremo chiedere alla Regione l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per cessata attività e l’avvio di percorsi di riqualificazione dei lavoratori. Non si esclude però l’ipotesi della continuità produttiva, visto che ci è stata comunicata una possibilità dall’avvocato che gestisce gli interessi di Rahhal Boulgoute, secondo cui ci sarebbe un interesse a proseguire l’attività . Questo significa eliminare la nuova società e domandare una proroga di 90 giorni per la presentazione di un nuovo piano industriale che garantisca il concordato preventivo in continuità . C’è poi il problema degli stipendi: non sappiamo se sono garantite le paghe, almeno quelle per chi ha lavorato nell’ultimo mese. A ciò sia aggiunge il fatto che i lavoratori non hanno ancora ricevuto i soldi della cassa integrazione».