Il Silp Cgil: “Volontari della sicurezza, il Comune non sprechi denaro”
“Il Comune di Trieste non sprechi denaro pubblico per
attivare e attrezzare cittadini in compiti di sicurezza, per i quali non sono
comunque preparati e che costituiscono un rischio potenziale per la loro
incolumita’”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario provinciale
Alfredo Costantini e il segretario regionale Silp Cgil e Responsabile
Lavoratori per Sicurezza Michele Tarlao, con il segretario della Cgil di
Trieste Michele Piga, commentando le dichiarazioni del vicesindaco Pierpaolo
Roberti, il quale ha confermato la volontà di procedere con le sole risorse
del Comune con il progetto dei volontari della sicurezza.
“Abbiamo già assistito negli anni passati – prosegue la nota – a
tentativi di creare ‘pattuglie’ di cittadini che avrebbero dovuto ‘vigilare’ su
quartieri e aree degradate: tentativi che non hanno mai dato alcun risultato,
com’è normale soprattutto nelle aree urbane. La sicurezza è un lavoro che va
espletato da chi ha le competenze professionali e giuridiche per farlo. E’ una
professione difficile, che richiede adeguate risorse umane, addestramento,
competenza e attrezzature. Agli Enti locali non mancano i modi per aiutare le
Forze dell’Ordine, ad esempio attraverso protocolli di collaborazione, o
fornitura di mezzi, strumenti, carburante e ore straordinarie supplementari. Si
tratta di decidere su cosa investire: su chi è già ‘ sulle strade ogni giorno
in divisa blu, oppure sulla propaganda”
attivare e attrezzare cittadini in compiti di sicurezza, per i quali non sono
comunque preparati e che costituiscono un rischio potenziale per la loro
incolumita’”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario provinciale
Alfredo Costantini e il segretario regionale Silp Cgil e Responsabile
Lavoratori per Sicurezza Michele Tarlao, con il segretario della Cgil di
Trieste Michele Piga, commentando le dichiarazioni del vicesindaco Pierpaolo
Roberti, il quale ha confermato la volontà di procedere con le sole risorse
del Comune con il progetto dei volontari della sicurezza.
“Abbiamo già assistito negli anni passati – prosegue la nota – a
tentativi di creare ‘pattuglie’ di cittadini che avrebbero dovuto ‘vigilare’ su
quartieri e aree degradate: tentativi che non hanno mai dato alcun risultato,
com’è normale soprattutto nelle aree urbane. La sicurezza è un lavoro che va
espletato da chi ha le competenze professionali e giuridiche per farlo. E’ una
professione difficile, che richiede adeguate risorse umane, addestramento,
competenza e attrezzature. Agli Enti locali non mancano i modi per aiutare le
Forze dell’Ordine, ad esempio attraverso protocolli di collaborazione, o
fornitura di mezzi, strumenti, carburante e ore straordinarie supplementari. Si
tratta di decidere su cosa investire: su chi è già ‘ sulle strade ogni giorno
in divisa blu, oppure sulla propaganda”