Interinali Ente Regione, i sindacati denunciano un clima esasperante
Nidil Cgil, Fesla Cisl e Uil Temp hanno diffuso una nota sulla partecipata assemblea dei lavoratori in somministrazione presso l’Ente Regione, svoltasi giovedì 22 marzo. «Un’assemblea urgente – dice la nota firmata da Gianni Bertossi della Nidil Cgil di Trieste – determinata, tra le altre cose, dall’ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, che, parlando degli stipendi di febbraio, solo fino a lunedì 19 marzo, non era dato sapere quando sarebbero arrivati. Assemblea che però ha fatto emergere anche i molti nodi che ancora gravano sulla loro situazione.
Situazione complessa nello svolgimento ma semplice nei risultati; precariato decennale, condizioni contrattuali peggiorative con sempre meno ore contrattuali, erogazione della paga a singhiozzo, sostituzione nella medesima postazione di lavoro, nonostante dieci e anche quattordici anni di servizio, con “nuovi” lavoratori interinali.
Un clima che, per dirla in breve, è esasperante per chi si trova ad avere questi contratti precari in queste condizioni. Ci sono dei nodi di fondo da risolvere rispetto all’utilizzo della somministrazione di lavoro presso l’Ente Regione Fvg, a partire dal fatto che ci siano decine di lavoratori precari, alcuni ormai da dieci anni, in posizioni centrali e ordinarie dell’amministrazione.
C’è poi il fatto che le condizioni contrattuali di questi lavoratori precari peggiorino nel tempo con una riduzione progressiva del monte ore. Tagli orari che sembrano più legati a criteri di contabilità generale che a ragioni legate all’organizzazione del lavoro. Per finire rimane il fatto che il meccanismo dell’offerta economicamente più vantaggiosa non è di per se garanzia sulla gestione dei rapporti di lavoro, vedi ritardi nell’erogazione delle paghe o, ancora peggio la completa omissione degli stipendi come è avvenuto con l’agenzia interinale precedente. Formulazione delle gare quindi che, anche in termini di clausole e penali più stringenti, devono necessariamente determinare un nuovo quadro di garanzie per i lavoratori in somministrazione.
Si ricorda infine che l’attuale appalto è in una situazione di proroga continua legata al ricorso sull’assegnazione dell’appalto rispetto al quale la sentenza del TAR non è ancora stata emessa e pertanto ci si interroga sulle mosse future dell’Ente per i rinnovi dei contratti.
Slittamenti e proroghe che non fanno che peggiorare il clima di incertezza dei lavoratori, con possibile andamento a singhiozzo delle interruzioni e riprese dei contratti di qui a fine anno. Il rispetto dei vincoli contrattuali da parte dell’agenzia da un lato e un chiarimento sui nodi di fondo della somministrazione in regione e lo sviluppo della situazione dei prossimi mesi dall’altro saranno oggetti delle rispettive richieste d’incontro con L’agenzia interinale, Lavorint, e l’Ente regione.