La Pittway valuta il taglio di 30 dipendenti. La reazione dei sindacati
Situazione preoccupante alla Pittway Honeywell, una delle dieci realtà manifatturiere più importanti dell’area giuliana, specializzata nella produzione di sensori: la multinazionale sta infatti valutando un esubero di 30 dipendenti, che si verrebbe a creare in seguito all’inserimento di nuova automazione all’interno di un reparto produttivo.
Una vera e propria doccia fredda per la Fiom Cgil, che insieme a Uilm e Fismic durante il 2020 aveva appreso che per premiare le performance dello stabilimento triestino, si era deciso di dotarlo di tecnologie all’avanguardia, una sorta di attestato di prestigio per l’attività svolta. Ma ora quel prestigio viene pagato a caro prezzo, in quanto 30 lavoratori rappresentano più o meno un settimo dell’organico Pittway. Naturale la reazione di Marco Relli (Fiom), Antonio Rodà (Uilm) ed Enrico Pischianz (Fismic), visto che l’annuncio aziendale è arrivato senza preavviso: «Praticamente a giochi fatti, senza un confronto temporale costruttivo – dice la nota delle sigle presenti in fabbrica – le problematiche occupazionali passano in secondo piano rispetto alle esigenze produttive aziendali. Ci vedremo costretti a reagire in modo incisivo per avviare al più presto un confronto».