Porto di Trieste, anche i lavoratori portuali artefici dei risultati positivi

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori
portuali ritengono le notizie, che con precisa cadenza evidenziano i risultati
positivi rispetto le merci che transitano attraverso lo scalo triestino, un
segnale importante, non solo per le attività  prettamente portuali, ma più in
generale per l’economia triestina.
Spiace però, dover constatare che troppe
volte ci si dimentica di indicare che tra i protagonisti di questi risultati,
ci sono anche i lavoratori portuali, che 365 giorni all’anno e con qualsiasi
evento atmosferico, garantiscono lo sbarco e l’imbarco delle merci.
Spiace altresì constatare che durante
la riunione del Comitato Portuale del 26 luglio, ad uno dei rappresentanti dei
lavoratori eletti in seno al Comitato, non sia stata data la possibilità  di
leggere due brevi comunicati  unitari (in
quanto non c’era più tempo). Il primo evidenziava come in questo frangente
indubbiamente positivo, i turni di lavoro straordinario si stanno moltiplicando
e che difficilmente i lavoratori potranno reggere questi ritmi, sottolineando
nel contempo come le Imprese Portuali stanno “tentando di risolvere” la carenza
momentanea di personale professionalmente preparato.


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Problemi e questioni, che come Organizzazioni
Sindacali stiamo da tempo sottoponendo tanto all’attenzione delle
rappresentanze datoriali che della stessa APT, chiedendo da un lato la
revisione del Decreto  1171 (Regolamento
Portuale) e dall’altro sollecitando l’intervento dell’Autorità  Portuale nei
confronti del Ministero per ottenere l’ampliamento dell’organico dell’Impresa
Minerva art. 17, che è quella che garantisce le richieste di manodopera nei
così detti picchi di lavoro.
Nel secondo documento che doveva essere letto,
invece si evidenziava come anche le/i dipendenti della Autorità  Portuale stanno
vivendo in una situazione di profondo disagio e preoccupazione. In particolare dopo
la decurtazione degli stipendi che dal passato mese di novembre ha colpito
tutto il personale dipendente, ma la preoccupazione riguarda soprattutto sulle incertezze riferite
alla futura pinta organica e su come verranno 
utilizzate le loro competenze professionali.
Come Segreterie provinciali della FILT-CGIL,
della FIT-CISL, della UGL-MARE e della CIU, esprimiamo il nostro disappunto su
quanto accaduto alla fine della riunione del Comitato Portuale, auspicando si
sia trattato di uno spiacevole equivoco, che l’Autorità  Portuale potrà 
immediatamente recuperare convocando già  nella prossima settimana delle
specifiche riunioni sui temi sopra citati.
Per le Segreterie
Renato Kneipp  Giulio Germani 
Gianfranco Ferri  Sergio Nardini