Porto franco, via ai tavoli su fisco e politiche del lavoro

«È indispensabile valorizzare il
metodo di lavoro avviato dall’Authority, confermando la forte volontà  di
confronto con i sindacati, in un’ottica costruttiva di partecipazione alle
politiche per lo sviluppo economico e la programmazione territoriale». Questo
il giudizio espresso dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, con
Michele Piga, Salvatore Gioacchino e Claudio Cinti, dopo l’incontro di
mercoledì con il segretario generale dell’Autorità  portuale dell’Adriatico
orientale Mario Sommariva, tenutosi alla Torre del Lloyd per illustrare ai
sindacati (presente anche l’Ugl) il Piano operativo triennale del porto di
Trieste, alla luce delle nuove e importanti opportunità  offerte dal decreto
attuativo Punti franchi.

«Nell’incontro ““ commentano
ancora Piga, Gioacchino e Cinti ““ sono emerse le prospettive molto positive che
si aprono per lo scalo triestino, anche in virtù di una forte capacità  di
programmazione e progettazione di interventi strutturali di sistema, che
possono garantire uno sviluppo equilibrato delle attività  strettamente portuali
con quelle retroportuali e produttive, con ricadute positive non solo
sull’economia provinciale e regionale, ma anche sulla gestione del territorio».
Per confermare e rafforzare questo metodo di lavoro, i sindacati chiedono di
proseguire sulla strada del confronto già  avviata con l’Authority, anche
attraverso nuovi tavoli specifici. «È questo ““ concludono i segretari di Cgil,
Cisl e Uil ““ il percorso corretto che mette insieme crescita economica,
ricadute occupazionali e recupero del territorio. Gli strumenti di confronto già 
individuati per affrontare i nodi del punto franco internazionale, a partire
dai due tavoli  sulle politiche attive del lavoro e sulle
tematiche fiscali, oltre alla sostituzione dell’Ezit con un nuovo consorzio, ci
possono consentire di partecipare costruttivamente alla programmazione di nuove
opportunità  di lavoro e di crescita che da tanto tempo chiediamo e che da tanto
tempo questo territorio attende».