Stabilimento ex Principe verso la chiusura. Piga: «Ora è una corsa contro il tempo»

«Si tratta di una corsa contro il tempo»: questa la reazione di Michele Piga, segretario della Cgil di Trieste, dopo che la Queen’s (ex Kipre, ex Dukcevich) ha comunicato che lo stabilimento ex Principe chiuderà , in quanto «il progetto di rivalutazione e sviluppo del sito giuliano non è più attuabile». E anche in tempi stretti perché si procederà  entro il 30 settembre, con 49 persone praticamente sulla strada. Per Piga i tempi sono stretti: «L’obiettivo, coinvolgendo la Regione, è di far ritirare all’azienda la volontà  di chiusura per continuare la ricerca di un acquirente. L’impegno dell’assessore Bini può essere determinante, perché serve attivare strumenti, individuare percorsi e cercare degli acquirenti. Prima della pandemia avevamo organizzato una manifestazione, sospesa allora perché era scattato il lockdown, per denunciare l’assenza di politiche industriali su questo territorio e le crisi industriali all’orizzonte. I problemi, dunque, erano già  evidenti, e mi chiedo perché in questi due anni non si è fatto nulla. Ci sono stati il blocco dei licenziamenti e strumenti straordinari messi in campo per far fronte alla situazione emergenziale, ma ora i nodi vengono al pettine. Serve trovare delle soluzioni per rendere attrattivo il territorio a nuovi investitori».
Insomma si cercherà  di congelare la situazione e cercare un altro acquirente, perché i lavoratori oggi impegnati nell’ex stabilimento della Principe e i sindacati non accettano che dall’oggi al domani la Queen’s, la società  che oggi gestisce quella sede in zona industriale, faccia armi e bagagli lasciando a casa 49 lavoratori e gettando nello sconforto le loro famiglie.