Tagli a premi e 14a: i dipendenti Pasta Zara respingono la proposta
I lavoratori dello stabilimento Pasta Zara di Muggia hanno respinto la proposta di accordo sul contenimento del costo del lavoro, illustrata dai vertici del gruppo il 31 agosto scorso in vista della presentazione del nuovo piano industriale al tribunale di Treviso, prevista per il prossimo 8 ottobre. A renderlo noto le segreterie territoriali dei sindacati di categoria di Cgil e Cisl, assieme alle Rsu del sito di Muggia, dopo le assemblee tenutesi nei giorni scorsi e un ulteriore incontro tecnico con i vertici aziendali, tenutosi ieri a Muggia per affrontare nello specifico i temi dell’organizzazione del lavoro e della sicurezza.
La proposta dell’amministratore delegato Angelo Ridolfi prevedeva, per tutti i 450 dipendenti degli stabilimenti di Riese (Treviso), Muggia e Rovato (Brescia), la rinuncia alla quattordicesima mensilità e al premio per obiettivi per un periodo stimabile in cinque anni. Analogamente a quanto deciso dai loro colleghi veneti e lombardi, anche i lavoratori dello stabilimento giuliano hanno giudicato inaccettabili le richieste, sottolineando che «il risanamento economico non può passare solo attraverso un ulteriore sacrificio economico dei lavoratori, che già si sono visti congelare, a seguito del concordato preventivo, la mensilità di aprile, i ratei di 13a, 14a e l’erogazione del premio per obiettivi per l’anno 2017». I lavoratori, si legge ancora in una nota firmata dalle Rsu e dalle segreterie provinciali di Flai-Cgil e Fai-Cisl, «chiedono in primis garanzie concrete sul futuro dell’azienda, sul piano occupazionale e sulla continuità produttiva del sito di Muggia».
Questa, dunque, la risposta all’azienda, dalla quale Rsu e sindacati si attendono «un piano industriale completo, che tenga conto di tutte le possibili voci di risanamento», oltre che «informazioni sulle trattative in corso su possibili investitori nazionali o esteri o nazionali che potrebbero portare nuova liquidità nelle casse dell’azienda a supporto del piano da presentare l’8 ottobre».