Vertenza Burgo, la Cgil propone di inserire l’area nella Zona franca legata al porto
Visto che non ha ricevuto più notizie né dalla Cariera di Ferrara né dalla Regione Fvg, la Burgo ha avvisato che senza soldi e un progetto, il 1° febbraio 2018, allo scadere dei due anni di contratto di solidarietà , 124 lavoratori saranno licenziati, perché l’azienda non è intenzionata a ricorrere ad altre forme di ammortizzatore sociale. Ma i sindacati obiettano che altre forme ci sarebbero: un altro anno di solidarietà o sei mesi di cassa integrazione. Il problema è che mancano solo tre mesi e mezzo alla scadenza del contratto di solidarietà e una soluzione non si vede. Sulla vicenda è intervenuta la Cgil della Cartiera (con nota firmata da Maurizio Goat). La Cgil lancia un’idea, sulla quale converge Uil: inserire l’area della Burgo – o parte di essa – all’interno della Zona franca legata al porto internazionale di Trieste. Una decisione che il gruppo potrebbe negoziare con l’Autorità portuale. Agevolazioni fiscali, abbattimento dell’accisa sull’energia per trasformazioni industriali di merce estera extra Ue destinata al mercato estero: Burgo avrebbe un vantaggio non indifferente – propone la Cgil – dal momento che importa extra Ue il 35% di materie prime ed esporta extra Ue un quinto del prodotto finito.