Wärtsilä, lunedì sciopero e assemblea
Le brutte notizie da Roma sulla situazione Wärtsilä, riaccendono la mobilitazione di. Fiom Cgil, Fim e Uilm. Dopo il nulla di fatto del tavolo con l’azienda che ha portato due sole ipotesi di reindustrializzazione molti deboli, con nessun piano industriale definito, investimenti di scarsa entità , assorbimento parziale dei lavoratori diretti e nessun cenno all’indotto, i sindacati vanno all’attacco e proclamano uno sciopero di 4 ore per lunedì mattina 22 maggio e un’assemblea ai cancelli, dove le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm dovranno illustrare ai lavoratori l’esito del tutto insoddisfacente dell’ultimo tavolo ministeriale. In una nota congiunta, le segreterie nazionali dei tre confederali parlano di proposte «inconsistenti, inadeguate e non rispondenti agli impegni assunti dalla multinazionale con l’accordo del 29 novembre. Un atteggiamento irresponsabile, che mina la continuità produttiva e occupazionale del sito». Per le sigle metalmeccaniche «serve adesso aprire una nuova fase della vertenza e un impegno diretto del governo, anche attraverso il coinvolgimento di nuovi soggetti industriali, pubblici e privati». Poi la proclamazione dello stato di agitazione in tutta Wärtsilä Italia e la convocazione di «un’assemblea in sciopero, davanti ai cancelli, a partire dalle ore 9». Luca Trevisan e Marco Relli sottolineano per la Fiom che «dalla multinazionale sono arrivate proposte poco credibili: ora serve un intervento più deciso del governo e delle istituzioni per garantire l’occupazione dei lavoratori diretti e dell’indotto. Gli impegni assunti sulla continuità del sito di Trieste, sulla sua strategicità , da parte del governo, il sostegno alla lotta dei lavoratori da parte di tutti i partiti dell’arco costituzionale, vanno adesso tradotti in un progetto che coinvolga nuovi soggetti industriali e finanziari, pubblici e privati».