Chiusura uffici postali: l’allarme della Slc Cgil
In riferimento alla comunicazione di Poste Italiane inerente la chiusura definitiva del turno pomeridiano di Muggia, la situazione non chiara di Villa Opicina e la chiusura totale degli uffici postali di Via Combi e di Via dei Carmelitani, SLC Cgil Trieste Area Servizi Postali e UILposte Fvg-Ts esprimono la propria contrarietà e hanno deciso di intraprendere un percorso di interazione con i sindaci coinvolti.
Infatti tale riduzione, in una provincia già falcidiata dalla carenza di personale, ccomporterà per certo disagi a una cittadinanza fatta di anziani, disabili, fragili e poveri, così incidendo sulla qualità di vita di quartieri anche socialmente difficili e geograficamente ai margini del tessuto urbano.
Secondo l’esponente della Segreteria provinciale Slc Cgil Area Servizi Postali Maria Cristina Davanzo, la dinamica provocherà un acuirsi del diradamento dei servizi nella fascia a ferro di cavallo che va dal comune di Duino-Aurisina, passando per Sgonico, Trieste altipiano e ultima fascia urbana periferica, fino a Dolina e Muggia. Per cui, ad esempio, una lavoratrice o un lavoratore non in ferie potrà accedere a uno sportello in giorno infrasettimanale pomeridiano o recandosi in città o optando per l’ufficio più vicino nella provincia di Gorizia.
Il Segretario UILposte Trieste Michele Rossi aggiunge che già oggi Trieste è tra le città capoluogo del Nord-Est con il maggior numero di abitanti per Ufficio Postale e anche tra i peggiori tempi d’attesa. Appare quindi strano il pensare di chiudere ulteriori uffici postali appesantendo ulteriormente gli altri Uffici meno lontani quali Via d’Alviano, via Giulio Cesare e via dei Moreri. La conferma della chiusura del turno pomeridiano di Muggia provocherà poi la continuazione dell’intasamento pomeridiano negli uffici postali triestini dove tale servizio è offerto e particolarmente in Via Marconi dove non di rado si è dovuti ricorrere alle forze dell’ordine per poter terminare il servizio serale.