La Filt Cgil: «Rhenus Air & Ocean: riorganizzare per licenziare»
Pubblichiamo il comunicato della Filt Cgil di Trieste sulla situazione riguardante la multinazionale tedesca di logistica “Rhenus Air & Ocean”:
La multinazionale Tedesca di logistica “Rhenus Air & Ocean”, con una sede anche a Trieste oltreché in varie parti del mondo, in data 21 settembre ha comunicato a due lavoratrici della sede di Trieste, come ad altre lavoratrici e lavoratori a livello nazionale, che, a seguito di una riorganizzazione, il loro posto di lavoro non sarà più a Trieste in Via Caboto (ferma restando la continuità operativa della sede Triestina), ma a Pavia di Udine.
La FILT ““ CGIL di Trieste, venuta a conoscenza, per tramite delle dirette interessate, di tale provvedimento unilaterale, ha chiesto un semplice incontro all’ Azienda al solo fine di mitigare gli effetti della riorganizzazione prevista.
In data 9/10/2023 tramite PEC viene risposto alla FILT ““ CGIL, quindi alle lavoratrici, che il trasferimento è perfettamente legittimo e rispettoso delle norme e cioè dell’art 2103 del Codice Civile e dell’articolo 33 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.
Ma noi sapevamo già che ciò era perfettamente legittimo, ma non è perfettamente legittimo rifiutare un incontro ad una Organizzazione Sindacale rappresentativa a livello Nazionale, come prevede il Primo capitolo del CCNL che norma le relazioni industriali.
Si evince, quindi, che non è rilevante per l’azienda cercare di mitigare gli effetti di una discutibile riorganizzazione sulle proprie risorse umane; anche se una di queste è a poco più di due anni dalla pensione, dopo 24 anni di lavoro in azienda, e l’altra è neoassunta, ma soprattutto non è rilevante perché si tratta di due donne.
Quindi, lavoratori di Rhenus Logistica e Rhenus Air & Ocean, siete avvisati: oggi tocca al back office e domani a chi tocca? Questa l’azienda”¦ e queste sono le attenzioni verso le proprie risorse umane.
Sappiamo che spostare un lavoratore, ed ancor peggio una lavoratrice, a più di 50 Km, spesso costringe alle dimissioni, esonerando pure l’azienda dall’obbligo del ticket licenziamento.
Per la Filt-Cgil di Trieste Paolo Peretti