Sciopero generale dei portuali per il nuovo contratto

Sciopero generale di 24 ore il 5 aprile dei portuali di Trieste, proclamato da Cgil, Cisl e Uil in risposta al blocco delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. La mobilitazione è stata indetta in tutta Italia nei primi turni di lavoro dal 3 al 5 aprile, ma a Trieste e Genova le sigle hanno deciso di compattare lo sciopero su una singola giornata. La mobilitazione sarà estesa in tutti i terminal e le società che inquadrano i dipendenti sotto gli articoli 16, 17 e 18 del contratto nazionale. Sono circa 1.600 i lavoratori potenzialmente coinvolti nell’astensione dalle attività.
Le organizzazioni sindacali hanno convocato anche un presidio davanti alla sede dell’Autorità portuale in via von Bruck, seguirà l’ingresso di una delegazione di Cgil, Cisl e Uil per un incontro con il presidente Zeno D’Agostino. «Auspichiamo la massima partecipazione», dice per la Cgil Paolo Peretti, augurandosi che «questo sia l’unico sciopero necessario per arrivare alla firma del rinnovo del contratto nazionale. I portuali chiedono l’aumento delle retribuzioni per adeguarle ai tassi di inflazione, ma la mobilitazione serve anche a chiedere l’attivazione del fondo per il prepensionamento dei lavoratori dei porti e l’inserimento del lavoro portuale tra le mansioni usuranti».