Feriera, la Cgil ha indetto uno sciopero per il 26 febbraio

La Cgil ha indetto uno sciopero di otto ore in Ferriera per mercoledì
26 febbraio, per denunciare le incertezze del piano di riconversione.
Sotto la sede della Regione di piazza Unità  manifesteranno i
lavoratori dipendenti e gli interinali, che venerdì hanno avuto un
incontro giudicato insoddisfacente con l’assessore Alessia Rosolen.
Le altre sgle sindacali non hanno aderito.
Nell’assemblea convocata
dalla Fiom, il segretario provinciale Marco Relli ha elencato i
motivi che hanno portato il sindacato a dichiarare lo sciopero: i
continui slittamenti della chiusura dell’area a caldo e della firma
dell’Accordo di programma, il rinvio della cassa integrazione, i
timori rispetto a un piano di trasformazione che non convince la
Cgil.
«La mobilitazione in Ferriera – ha detto Relli – è stata decisa
da un’assemblea partecipata da una settantina di lavoratori:
mancavano gli operai della cokeria impegnati sui forni e gli
interinali chiamati in Regione. Gli altri sindacati erano assenti
nonostante l’invito. C’è incertezza sul piano industriale, timori di
esuberi alla centrale e nella logistica, la Regione ha provocato la
chiusura ma non incrementerà  la cassa integrazione con risorse
pubbliche, il ministro Patuanelli ci aveva assicurato un incontro ma
è sparito da ottobre. Figuriamoci come sarà  gestita la
riconversione: per questo abbiamo indetto lo sciopero e chiesto un
incontro immediato al presidente Fedriga. Se i presenti in assemblea
e gli interinali aderiscono, lo stabilimento si ferma». Il
segretario della Cgil Nidil Nicola Dal Magro proclama pure lui lo
sciopero per mercoledì 26 febbraio, «ritenendo di poterlo estendere
a tutte le aziende dove sia necessario difendere la posizione dei
somministrati».