Ferriera, Accordo di programma entro metà aprile. La Fiom: “Strana coincidenza”
Mentre Siderurgica triestina ha comunicato ai sindacati la partenza
della cassa integrazione in deroga con la motivazione Covid-19 per i
580 lavoratori della Ferriera di Servola, come previsto dal decreto
Cura Italia, dovrebbe invece avvenire entro la prima metà di aprile
la firma dell’Accordo di programma che dovrà essere firmato dai
ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, insieme con
Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Autorità portuale
e Gruppo Arvedi.
della cassa integrazione in deroga con la motivazione Covid-19 per i
580 lavoratori della Ferriera di Servola, come previsto dal decreto
Cura Italia, dovrebbe invece avvenire entro la prima metà di aprile
la firma dell’Accordo di programma che dovrà essere firmato dai
ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, insieme con
Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Autorità portuale
e Gruppo Arvedi.
A questo proposito, Thomas Trost della Fiom Cgil
commenta: «È una bizzarra concomitanza. Da un mese chiedevo a tutte
le istituzioni coinvolte se fosse possibile incontrarsi per discutere
dell’Accordo di programma, mi si rispondeva sempre con un nulla di
fatto. Guarda caso ora che abbiamo avviato la chiusura della cokeria,
processo irreversibile, le cose si smuovono. È un mio pensiero, ma
mi sembra una coincidenza singolare. L’azienda ha colto l’occasione
della Cig Covid per allungare i tempi, spero vivamente che le
tempistiche di riconversione e riqualificazione del sito vengano
confermate. Dal nostro punto di vista, due mesi in più fanno comodo,
tanto più che i 24 mesi preventivati per la rimessa a nuovo
dell’area mi paiono una previsione ottimistica».
commenta: «È una bizzarra concomitanza. Da un mese chiedevo a tutte
le istituzioni coinvolte se fosse possibile incontrarsi per discutere
dell’Accordo di programma, mi si rispondeva sempre con un nulla di
fatto. Guarda caso ora che abbiamo avviato la chiusura della cokeria,
processo irreversibile, le cose si smuovono. È un mio pensiero, ma
mi sembra una coincidenza singolare. L’azienda ha colto l’occasione
della Cig Covid per allungare i tempi, spero vivamente che le
tempistiche di riconversione e riqualificazione del sito vengano
confermate. Dal nostro punto di vista, due mesi in più fanno comodo,
tanto più che i 24 mesi preventivati per la rimessa a nuovo
dell’area mi paiono una previsione ottimistica».