Futuro di Trieste, la Cgil incalza il Comune: servono dialogo, programmazione e progettazione
Il futuro di Trieste passa anche attraverso un piano di rilancio delle attività produttive, che però stenta ad arrivare. E su questo va incalzato il Comune. Questo il principale tema emerso dall’iniziativa pubblica “Il Futuro della Città , benessere collettivo o interesse di pochi?”, svoltasi nell’ambito della tre giorni di festa della Cgil di Trieste, che si è svolta dal 6 all’8 settembre a Prosecco, presso la Kulturni Dom.
Il segretario della Cgil di Trieste Michele Piga ha sottolineato: «La necessità emersa nel dibattito è quella della programmazione da una parte e della progettazione dall’altra. Per forzare questi due elementi è chiaro che serve un grande dialogo fra enti locali, parti sociali, associazionismo e cittadinanza. Ed è emersa finora una criticità da parte del Comune, che non ha intrapreso questo percorso fondamentale per la pianificazione del futuro industriale ed economico della città ».
Tra gli altri dibattiti, ai quali sono intervenuti esponenti politici ed sindacali, anche uno sul Welfare a Trieste, tra bisogni attuali e prospettive future, e uno sulla sicurezza sul lavoro.