Il 3 settembre in corteo per la Wärtsilä

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione cittadina sabato 3 settembre per la difesa dello stabilimento Wärtsilä. I sindacati hanno ufficializzato la data del corteo e hanno chiesto ai triestini di essere presenti in massa accanto ai lavoratori di Bagnoli e delle ditte dell’indotto. La manifestazione arriverà  dopo i presidi di piazza Unità  e piazza della Borsa, e deve essere un segnale importante che Trieste dovrà  dare davanti al susseguirsi di crisi dell’industria locale: ricordiamo infatti che non c’è solo Wärtsilä, ma anche Flex, ex Principe e Tirso. L’adunata è prevista per le ore 16.30 in Foro Ulpiano, il corteo partirà  mezz’ora dopo, sfilando in piazza Oberdan, via Carducci, piazza Goldoni, corso Italia, piazza della Borsa e piazza Unità , dove si terrà  il comizio dei tre segretari nazionali delle categorie dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. Cgil, Cisl e Uil, nell’annunciare l’iniziativa, sottolineano in una nota «la forte preoccupazione per lo stato di salute dell’industria», che vale ormai solo l’8% del pil di una provincia, dove dagli anni Settanta si sono registrati chiusure e passaggi di proprietà , quasi mai nuove iniziative imprenditoriali. 
I sindacati sono anche preoccupati dall’autunno che incombe perché, oltre alle crisi già  conclamate, «il contesto geopolitico determinato dalla guerra in Ucraina e gli scenari di criticità  derivante dalla rincorsa dei prezzi incideranno su tutti i settori manifatturieri, in particolar modo su quelli energivori». 
A Trieste le quattro crisi aperte coinvolgono più di 1.200 famiglie, tra lavoratori diretti e indotto. Nei prossimi giorni i sindacati organizzeranno volantinaggi in città  e convocheranno assemblee nei luoghi di lavoro, ma l’auspicio è che ci siano la gente comune, le associazioni, le istituzioni e i partiti di ogni colore. «È inaccettabile una chiusura della produzione di motori a Trieste», dice il volantino in merito alla più grave delle crisi sul tavolo. Cgil, Cisl e Uil chiedono «al territorio di difendere la realtà  produttiva di Wärtsilä, cuore e storia del comparto industriale locale», dando un segnale forte, che arrivi fino alla politica nazionale.