La rabbia dei sindacati: Wärtsilä, impegni traditi

Di fronte alla richiesta dell’amministratore delegato di Wärtsilä Italia, Michele Cafagna, di rinviare di un mese la presentazione di proposte di reindustrializzazione, la reazione dei sindacati increduli, è durissima. «Sono imbarazzato e molto preoccupato – dice Luca Trevisan della Fiom Cgil – avremmo dovuto ritrovarci per avere un quadro completo delle manifestazioni di interesse e della road map, ma la comunicazione telegrafica dell’ingegner Cafagna manifesta che l’azienda non è ancora nelle condizioni di presentare nulla di concreto a sindacati e istituzioni. Dove sono le proposte che devono dare gambe alla reindustrializzazione e garanzie ai lavoratori? Siamo delusi, incazzati, si fa fatica a dire qualcosa. Wärtsilä è totalmente inadempiente rispetto agli accordi. Il governo si è fatto garante, ma manca sempre meno all’avvio della procedura di licenziamento: la clessidra corre e non siamo in grado di discutere niente. Ci dicono che fra un mese avremo le proposte: come pensa il governo di garantire il percorso».