Wärtsilä chiede il contratto di solidarietà  da maggio: no di sindacati e istituzioni

Con la ripresa della produzione prevista dall’accordo del 30 novembre ormai giunta agli sgoccioli, Wärtsilä chiede a sindacati e istituzioni di aprire il confronto per attivare il contratto di solidarietà  e farlo partire dal primo maggio, pensando di lasciare a casa i lavoratori della produzione per l’80% del monte ore. Ma le parti sociali, assieme a Regione, ministero delle Imprese e Confindustria, ritengono che questo non possa avvenire prima che la società  abbia messo sul tavolo le proposte di reindustrializzazione. Per Marco Relli della Fiom Cgil, «finché non ci sono manifestazioni vincolanti non se ne parla: il piano industriale deve contenere assorbimento di tutto il personale e certezze sull’indotto, che non va abbandonato come avvenuto per la Ferriera». L’accordo di tregua assicura il mantenimento delle attività  fino al 30 settembre, ma Wärtsilä ha sempre parlato di produzione garantita fino a marzo, interpretando il patto soprattutto come la garanzia a non riattivare procedure di licenziamento unilaterali prima di ottobre.