No alla guerra, si torni al dialogo!

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Cgil, Cisl e Uil di Trieste hanno emesso il seguente comunicato:
Se la storia ci ha insegnato una cosa è che l’umanità  progredisce
con la pace e con il lavoro, e muore con le armi e l’odio. Per questo
diciamo NO alla guerra e chiediamo che si facciano tacere le armi, e
si torni a un dialogo civile, unico modo accettabile nel 2022 per
risolvere le questioni. CGIL, CISL e UIL ribadiscono l’appello per
la necessità  della costruzione di una soluzione politica e negoziata
che porti alla pace. Occorre un intervento deciso delle istituzioni
europee affinché si definisca un quadro negoziale che consenta di
giungere a un’intesa globale sulla sicurezza in Europa, con la
necessità  di una reale applicazione degli accordi di Minsk e nel
rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio
dell’inviolabilità  delle frontiere. Il governo italiano e l’Unione
europea devono denunciare ogni tipo di intervento militare e
promuovere i percorsi necessari a una politica di disarmo
internazionale, distruzione degli armamenti nucleari a partire dal
trattato INF e una demilitarizzazione diffusa! Unica e vera strada
per una coesistenza pacifica e di cooperazione tra i popoli. Cgil
Cisl e Uil di Trieste aderiscono all’appello della Rete Italiana Pace
e Disarmo. In alleanza con un ampio arco di soggetti della società 
civile e non solo, CGIL CISL e UIL di Trieste invitano a partecipare
al presidio che si terrà  sabato 26 febbraio alle ore 10.30 presso
Largo Barriera vecchia per dire no alla guerra e a ogni forma di
conflitto armato.
Per le Segreterie NCCdL CGIL Michele Piga, AST CISL
Luciano Bordin, CCdL UIL Matteo Zorn