Piano Arvedi per l’area di Servola, la Cgil: «Ma i posti annunciati sono pochi»
L’annuncio dell’avvio di un iter per un nuovo capannone nell’area dell’ex Ferriera di Servola, con un investimento da 92 milioni grazie al quale il gruppo Arvedi prevede l’assunzione di 50 persone e il reintegro dei lavoratori ancora in Cig entro la fine del 2022, viene visto dai sindacati come «un segnale importante, ma servono tempi certi sulle autorizzazioni e un confronto con i sindacati sugli aspetti occupazionali». C’è insomma soddisfazione ma anche preoccupazione, come sottolinea Marco Relli, segretario della Fiom Cgil di Trieste: «Quello che è stato annunciato comunque non è una novità , visto che ci era già stato anticipato un anno fa. Considerato l’investimento sul piatto, 50 assunzioni più il reintegro dei 40 in cassa integrazione sono pochi rispetto a quello che offriva dal punto di vista occupazionale la “vecchia” Ferriera, che dava lavoro e 600 persone oltre a un importante indotto. Oggi siamo a quota 400, oltre a un centinaio di persone come indotto. Quindi ben vengano gli impianti moderni, “green”, ma la prospettiva non ripaga dal punto di vista occupazionale, per questo speriamo in altri insediamenti industriali nella nostra zona».