Wartsila, duemila persone in piazza per il lavoro
Duemila persone in piazza a tutela del lavoro, per il sostegno ai lavoratori della Wartsila, ma anche contro la crisi industriale di Trieste. Questa la massiccia risposta all’appello lanciato dai sindacati a unirsi in presidio in piazza Unità sotto la prefettura nel pomeriggio di giovedì 21 luglio. «Vedere tanta partecipazione ci ha commosso, ora servono risposte e se non arriveranno siamo pronti allo sciopero generale», hanno anticipato Cgil, Cisl e Uil.
Quando le grandi aziende non fanno gli interessi del territorio e del paese in cui operano questa è la risposta: 2000 persone in piazza che pretendono risposte concrete. Lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini, sindacati, politica, associazioni hanno ribadito con forza la centralità del ruolo dell’industria per il futuro di Trieste, dal punto di vista occupazionale, economico e sociale.
«Abbiamo ribadito con chiarezza che se le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori non riceveranno le risposte necessarie a tutelare il diritto al lavoro, siamo pronti a proclamare lo sciopero generale – ha detto il segretario della Cgil di Trieste Michele Piga – La grande partecipazione di oggi è la prova dell’esigenza di preservare le produzioni e garantire i posti di lavoro. Parlando di realtà come Wärtsilä, stiamo parlando di fabbriche impegnate in settori strategici, già coinvolte da investimenti pubblici. Se ci sono imprese farabutte che tradiscono il territorio, vogliamo ci sia un piano B, che punti a nazionalizzare e difendere le produzioni strategiche dell’Italia. Per un piano B servono però progettualità , idee e non esistono idee vecchie o nuove come le ha definite qualcuno, ma idee buone su cui costruire un progetto condiviso dalle forze sociali, dalle forze politiche e dalle istituzioni locali. Servono l’impegno, la costanza, il sacrificio e la competenza, quei valori che i lavoratori di Wärtsilä, Flex e Principe hanno sempre dimostrato».
Una rappresentanza dei sindacati confederali è stata ricevuta dal prefetto Annunziato Vardè. Al rappresentante del Governo, Cgil Cisl e Uil hanno consegnato un documento che comprende un’analisi della situazione triestina e formula alcune proposte. Vardè si è impegnato a trasmetterlo alle istituzioni locali e nazionali.