Welfare, finalmente un’inversione di tendenza
«È la prima volta che abbiamo un’inversione di tendenza. Avevamo chiesto 4 milioni di euro e ne abbiamo ottenuti 3 milioni e 200 mila. È un accordo molto importante dal punto di vista sociale e politico»: questo il parere di Adriano Sincovich, segretario provinciale della Cgil Trieste sull’accordo per il welfare triestino. Il Comune di Trieste ha infatti presentato i contenuti dell’accordo per il welfare triestino che verrà firmato nei prossimi giorni tra il Comune e i sindacati confederali: una manovra da quasi 3 milioni e 200 mila euro (secondo la stima dell’assessore al Bilancio Matteo Montesano): questa è la cifra di maggiori entrate che l’amministrazione restituirà ai cittadini sotto forma di detrazione dalla Tasi (2 milioni e 200 mila euro) e riduzione dell’addizionale Irpef (un milione). L’addizionale comunale Irpef verrà praticamente azzerata per chi ha un reddito imponibile fino a 10 mila Euro e ridotta dall’attuale 8 per mille al 3 per mille (ovvero più che dimezzata) per chi ha redditi oltre i 10 mila e fino a 12 mila euro. Questa misura riguarderà circa 16.700 cittadini. Nel caso della Tasi, invece, è stata impostata una manovra che concretamente determinerà , agendo sulle detrazioni, una diminuzione della tassa di ulteriori 50 euro per gli immobili fino a un valore catastale di 134.400 euro. Questa misura riguarderà circa 40 mila immobili tenuti al pagamento della Tasi (sono esclusi quelli fino a 50.400 euro). Ma l’impegno dell’amministrazione si estende ai servizi educativi, sociali e delle politiche dell’abitazione.