Entra nel vivo la campagna per il referendum

Entra nel vivo anche a Trieste la campagna referendaria della Cgil. Già avviata in occasione delle manifestazioni per il 25 Aprile e il Primo Maggio, oltre che nelle sedi territoriali del sindacato e attraverso le sottoscrizioni on line, la raccolta delle firme vedrà nei prossimi giorni allestire i primi banchetti in città e in provincia: si comincerà con Muggia e in città in piazza della Borsa e in zona Sant’Antonio, in date e orari che verranno ufficializzati a breve. Ad annunciarlo, stasera a Trieste, il segretario provinciale Massimo Marega, nel corso di un’iniziativa organizzata al bar Knulp assieme a diverse associazioni studentesche, pronte a sostenere la Cgil nella campagna. Campagna che dovrebbe toccare anche l’ateneo, una volta che saranno ottenute le necessarie autorizzazioni.
A fianco della Camera del lavoro di Trieste, in particolare, l’Unione degli Universitari, la Rete degli Studenti medi e l’Arci Zeno, presenti ieri al Knulp con i loro rappresentanti Sara Merlin (Udu), Elsa Gherbaz (Studenti medi) e Alice Rossi (Arci). Per la Cgil, oltre a Massimo Marega, sono intervenuti Marco Canciani, responsabile regionale per le politiche giovanili, Nicola Dal Magro per il Nidil Fvg, la categoria che rappresenta i lavoratori precari e atipici, e il segretario provinciale Matteo Slataper per la Flc, il sindacato scuola e università della Cgil.
Quattro i quesiti referendari promossi dalla Cgil, che puntano al ripristino delle tutele precedenti al jobs act in materia di licenziamenti illegittimi, sia nelle piccole aziende sia in quelle con più di 15 dipendenti, alla reintroduzione delle causali e di limiti specifici per le assunzioni con contratti a termine e della responsabilità in solido dei committenti in caso di violazioni della sicurezza nella catena degli appalti subappalti. Temi, hanno sottolineato Marega e gli altri rappresentanti della Cgil, che aggravano la morsa della precarietà e del lavoro povero, in particolare sui giovani. Da qui la sinergia con la rete delle associazioni studentesche e giovanili sul territorio, mobilitate a fianco della Cgil, che a livello nazionale punta a tagliare e a superare ampiamente già entro luglio l’obiettivo delle 500mila firme certificate necessarie per arrivare al voto sui referendum nella primavera del 2025. Tra i canali disponibili per sostenere i referendum, come anticipato in apertura, anche quello della sottoscrizione online, disponibile per tutti i cittadini dotati di Spid o di carta d’identità elettronica.