Contestazione disciplinare e tre studenti, la Flc Cgil: “L’Ateneo riveda la decisione”

La Flc Cgil di Trieste, ha appreso che tre studenti universitari appartenenti all’associazione studentesca Collettivo UP sono stati oggetto di una contestazione disciplinare da parte dell’Ateneo in merito a irregolarità  nella organizzazione e gestione di numerose iniziative organizzate dal Collettivo nel nostro Ateneo dal 2015 ad oggi.
Non sta a noi entrare nel merito delle contestazioni addebitate, e premettiamo che ad alcune di queste iniziative abbiamo partecipato, trovandole utili momenti di confronto, e non abbiamo rilevato comportamenti riprovevoli o dannosi per la comunità  in cui viviamo. Ci preoccupa perciò il fatto che l’Università , che dovrebbe essere un’istituzione votata al confronto e al dialogo (anche ruvido, a volte, ma sempre democratico) abbia scelto la strada della contestazione disciplinare nei confronti di studenti che in ogni caso si sono impegnati per offrire occasioni di socialità  e confronto aperte a tutti all’interno dell’Ateneo.
A prescindere dalle contestazioni formali, nella lettera recapitata ai tre interessati rileviamo peraltro l’assenza di una serie di elementi di garanzia che dovrebbero essere sempre presenti in un siffatto procedimento: mancanza di tempestività  dell’azione disciplinare, genericità  delle contestazioni, presunzione di colpevolezza dei tre studenti in una sorta di contestazione “erga omnes”, anche quando gli addebiti dovevano essere individuali. Riteniamo invece che da parte dell’Ateneo debba sempre essere garantita l’effettiva possibilità  di difesa, che così rischia di essere seriamente compromessa.
Soprattutto riteniamo non sia utile per il clima in Ateneo, ne’ degno per la missione di crescita civile e culturale che è propria dell’Università , l’aver scelto la via disciplinare invece di quella del dialogo ed invitiamo pertanto l’Ateneo a rivedere le decisioni che hanno portato a questo passo nei confronti degli studenti, verificando innanzitutto la correttezza degli addebiti e in secondo luogo risolvendo eventuali problemi con lo strumento del confronto.